Visto e considerato che la memoria non sempre aiuta, partirò..dalla fine!ovvero dall'ultimo viaggio in ordine cronologico, sto parlando della magica Marrakech, un mondo a sé, fatto di contraddizioni colori e sapori unici, contrasti che lasciano il viaggiatore stranito e allo stesso tempo stupito, con la sensazione, alla partenza, di aver capito solo in parte la vera anima della città rossa, che va vissuta nelle strette vie dei souq e della Medina, che ti rapisce negli angoli nascosti di una città dai mille volti.
Siamo partiti il 28.11.15, con volo Ryanair da Bergamo di buon mattino e siamo atterrati in Marocco al risveglio della caotica città, ad attenderci all'aeroporto il transfer organizzato con il Riad scelto (Riad El Wiam), scelta azzeccata, se non altro per l'impatto che riserva ai nuovi visitatori l'entrata nella tortuosa Medina, se avessimo scelto un taxi ci avrebbe lasciato in piazza Jemaa el-Fna, costringendoci alla ricerca quasi certamente infruttuosa del nostro Riad. Qui si è verificato l'unico inconveniente di viaggio, ovvero l'insistente richiesta da parte di un ragazzo che nulla centrava con il Riad, di una mancia per aver trasportato i nostri bagagli per dieci metri, errore nostro che già consapevoli, ci siamo lasciati abbindolare, ma la cosa non si è più ripetuta durante il viaggio.
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Moschea Koutobia |
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Moschea della Kasbah |
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Tombe dei Saaditi |
Le Tombe sono un'alternanza di semplici sepolture e tombe sontuose, come la Sala delle Dodici colonne con marmi di Carrara e soffitti riccamente decorati, tutta la struttura è in costante restauro.
Terminata la visita ci dirigiamo verso la zona ebraica, e pur non riuscendo a trovare la Sinagoga, ammiriamo dall'esterno il Palais el-Badi, quindi ci spostiamo velocement
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Palais de la Bahia |
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Souk |
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Ville Nouvelle |
Il giorno successivo dopo colazione ci ributtiamo nella frenesia della Medina, ma meno frastornati rispetto al giorno precedente, iniziamo infatti a cogliere il ritmo, l'essenza di quello che ci circonda, e quindi pronti all'avventura ci immergiamo nella magica atmosfera dei Souq, è un piacere per i sensi, vedere le stoffe colorate, l'artigianato, sentire l'odore forte e acre delle pelli, delle olive o della menta, imbattersi in carretti e motorini che fortunatamente sfrecciano a velocità meno folle rispetto alla Medina, qui nulla è come sembra, ogni angolo ha vita propria, una storia da raccontare e dopo tanto perdersi (a volte volutamente) ritorniamo al centro di tutto, la Piazza. Proseguiamo la nostra visita camminando verso la zona nuova della città ovvero Ville Nouvelle, e precisamente al Jardin Majorelle fondato dal pittore Majorelle e poi successivamente acquistato dallo stilista Yves Saint-Laurent che la rese prima residenza privata e poi ne fece una fondazione ora aperta al pubblico, questo posto racchiude in sé uno spazio di relax dai colori accesi e contrastanti che merita certamente una visita, anche solo per un momento di pace tra piante e fiori di questo angolo di bellezza. Visto che il ritorno a piedi è di qualche km, decidiamo di rientrare. Prima di cenare con due amiche conosciute nel Riad, la proprietaria ci farà una graditissima sorpresa.. una torta al cioccolato.. inaspettato regalo per due compleanni! Usciamo per cena con il sorriso e proviamo la nostra prima sera nell'atmosfera della Medina dopo il tramonto, che dire.. indimenticabile!
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Jardín Majorelle |
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Medersa di Ali Ben Youssef |
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Jemaa el-Fna di sera |
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